La storia
Si perde nella notte dei tempi l’origine dell’uso delle anfore, strumenti straordinari il cui uso permette di unire tradizione antica e sapere moderno per creare vini che guardano al futuro.
Le anfore in terracotta, utilizzate in Georgia già 8.000 anni fa e riscoperte in anni recenti, offrono la possibilità di produrre vini innovativi e moderni. Al contrario del legno, la terracotta non dà profumi e sentori al vino mentre, a differenza dell’acciaio, permette una perfetta micro-ossigenazione. Materiale traspirante per eccellenza, consente una vinificazione di tipo naturale e amplifica il sapore autentico dell’uva e del terroir. Per i vini de Le Anfore di Elena Casadei vengono utilizzate sia anfore georgiane che anfore prodotte a Impruneta.
I Processi
A mano, come si faceva una volta, senza l’utilizzo di sostanze esogene e d’interventi meccanici. È questo il principio cardine che regola le fasi della vinificazione e dell’affinamento dei vini Le Anfore di Elena Casadei.
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Selezione in vigna
Ogni anno, poco prima della vendemmia delle diverse uve, Elena Casadei si reca personalmente in ognuna delle Tenute per degustare, con l’aiuto del padre, i frutti dei vitigni eletti che ha scelto per la sua linea.
Assaggiando e valutando la consistenza della polpa, della buccia e del pedicello di alcuni acini per ogni appezzamento, Elena capisce come è stata l’annata e se quelle uve potranno in seguito essere elette alle anfore.
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Vendemmia
La vendemmia è rigorosamente manuale, con un’attenta selezione al momento della raccolta. Le uve sono poi sistemate in piccole cassette, riempite solo per metà per preservare gli acini, e trasportate in cantina. Qui si effettua una seconda selezione sui tavoli da cernita vibranti.
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Diraspatura
Dopo la seconda selezione le uve vengono diraspate, cioè si separano gli acini dai raspi. Si ha poi l’ingresso e il campionamento del mosto, un’analisi necessaria per verificare i valori di acidità e pH.
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Macerazione sulle bucce
Per ogni uva, Elena sceglie appositamente l’anfora che ritiene adatta in base alle sue caratteristiche (cottura, tipo di argilla). Il mosto e le bucce dell’uva vengono posti nelle anfore e lasciati a macerare. Inizia così, grazie ai lieviti indigeni naturalmente presenti nel frutto, la fermentazione alcolica.
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Follatura
Durante la macerazione sulle bucce le vinacce devono spesso essere spinte sul fondo dell’anfora, in quanto tendono a separarsi dalla parte liquida e a galleggiare. Solo la sensibilità e la bravura del vigneron guidano questo processo: è sempre Elena a decidere frequenza ed intensità della follatura. L’unico punto fermo è uno: per i vini de Le Anfore la follatura viene sempre eseguita manualmente.
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Svinatura e sfecciatura
La svinatura è la fase in cui si separano le vinacce dalla parte liquida del vino. Anche in questo caso la decisione compete esclusivamente a Elena: è lei ad assaggiare giornalmente il vino in divenire, a decidere quando è il momento di fermare la macerazione sulle bucce e, successivamente, quando eliminare anche le fecce fini e travasare il vino nelle anfore per l’affinamento.
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Affinamento
I vini della linea Le Anfore di Elena Casadei vengono tutti affinati in anfore di terracotta prodotte a Impruneta: dotate di coperchi in acciaio proteggono il vino dall’ambiente esterno pur permettendo, grazie alla terracotta, una continua e costante micro-ossigenazione.
Pregi
Freschezza, aromi schietti, croccantezza e intensità del colore. E poi il sapore, quello autentico di ciascuna uva, su cui influiscono in maniera determinante annata e terroir.
L’anfora di terracotta, strumento tradizionale dalle caratteristiche uniche, esalta le qualità singolari di ogni singolo vitigno, dal colore all’aroma. Ma non solo: l’anfora consente di vinificare in modo naturale, ridurre l’impatto energetico in cantina ed evitare gli interventi di chiarificazione. Oggi, fare vino in anfora significa far tesoro del passato e guardare verso il futuro.